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Allarme siccità: prevenire è meglio che aggiustare


Stiamo da mesi assistendo a una condizione climatica molto particolare: caldo oltre la media stagionale, temperatura del mare particolarmente elevata, assoluta assenza di precipitazioni.
Questi fattori stanno generando non pochi problemi all’agricoltura. E' perciò evidente quanto i cambiamenti climatici non sono un rischio cui potremmo andare in contro, bensì rappresentano una concreta realtà, da fronteggiare con comportamenti responsabili e adeguati.
“A questo proposito dobbiamo aver presente che a fronte di queste condizioni, con l’approssimarsi dell’autunno, la nostra regione è esposta a fenomeni temporaleschi talvolta violenti – commenta Ivano Moscamora, direttore Cia Liguria - . Anche in questo caso non parliamo di novità inattese, quanto di fenomeni che hanno già provocato danni pesanti, tanto alle imprese agricole quanto alle popolazioni”.
Serve allora mettere in atto comportamenti virtuosi. Vale a dire: opere di prevenzione, da quelle più semplici come la pulizia degli alvei di torrenti, rivi e dei canali di sgrondo a quelle un po’ più complesse che riguardano interventi strutturali a prevalente regia pubblica e quelle che possono essere realizzate dalle imprese per tutelare al meglio la propria struttura produttiva.
“Senza voler fare inutili polemiche – prosegue Moscamora - , abbiamo l'impressione che su questo fronte i ritardi siano piuttosto evidenti. Certo le opere strutturali, in capo ai Comuni o alle Pubbliche amministrazioni, se non trovano risorse aggiuntive difficilmente possono prendere forma, ma la pulizia dei rivi, la manutenzione ordinaria possono essere realizzate e sicuramente sono il primo strumento di prevenzione. In questo senso qualche risorsa è contenuta anche nel PSR, in particolare la Misura 5.1, che riserva azioni destinate specificatamente alle misure di prevenzione a regia pubblica”.
Prevenire è meglio che “aggiustare”, considerato poi ciò che è accaduto con l’ultima emergenza dell'ottobre –novembre 2014: di aggiustato non c’è altro che quello che le imprese con risorse proprie sono state in grado di fare.
Ci auguriamo che, in questi giorni, le Amministrazioni locali producano uno sforzo ulteriore per mettere in sicurezza almeno la rete di regimentazione superficiale delle acque, rammentando che per la pulizia di fossi, canali, rivi si può far riferimento all’apporto delle imprese agricole attraverso procedure semplificate.
Comunque speriamo piova….ma piova con giudizio!



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