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Raccolta delle olive, Roggerone: "Nei controlli sul chi opera speriamo si usi il buon senso"


Inizia la raccolta delle olive e iniziano anche i controlli ispettivi da parte dei funzionari del Ministero del Lavoro. Controlli a tappeto e per chi non è in regola le sanzioni sono molto salate.  
La Confederazione degli Agricoltori combatte con forza il lavoro nero, ma spera nel buon senso di chi controlla, nei casi in cui ad aiutare a bacchiare gli ulivi siano famigliari o amici.
 
"Sia chiaro che CIA è contro il lavoro irregolare, pratica socialmente ingiusta e lesiva della concorrenza - afferma Stefano Roggerone, presidente CIA Imperia - ma è tradizione, per la raccolta delle olive, un po' come per la vendemmia, farsi aiutare da parenti e amici. Magari poi ci si divide l'olio prodotto, magari si mangia in compagnia, bacchiare gli ulivi assieme è una pratica che va avanti da secoli e che non ha secondi fini se non produrre l'olio per autoconsumo familiare. Per questi casi invochiamo il buon senso da parte di chi controlla".
 
I consigli per cercare di salvarsi da multe e sanzioni (che partono da un minimo di mille euro per "lavoratore" non in regola) sono: l'assunzione vera e propria del personale, oppure utilizzare i voucher ma questi possono essere attivati solo per i pensionati e gli studenti.
 
"Altre alternative sono il farsi aiutare solo da parenti entro il quarto grado, - prosegue Roggerone - oppure utilizzare lo scambio di giornata se si è entrambi coltivatori diretti. Stiamo parlando di micro aziende famigliari, che vanno avanti con i mezzi che hanno e con il mutuo aiuto. Loro hanno l'urgenza di ottenere delle semplificazioni per quanti riguarda il DVR (il documento di valutazione dei rischi), perché non sono grandi aziende con tanti dipendenti. Se si va incontro alle micro aziende semplificando si otterrà più sicurezza e più legalità". 
 



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