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Mariangela Cattaneo: «La floricoltura è la nostra "fabbrica" e il futuro per i giovani»


Lo scorso anno al Congresso Cia è emerso che in tutti i settori c’è carenza di prodotto. Ma in provincia di Imperia c'è un "grande campo verde" a disposizione e Cia supporta le nuove generazioni per aiutare i ragazzi a costruire un’azienda floricola. 
" Questo perché la mancanza di prodotto è un cattivo segnale per il settore, significa che la nostra zona rischia di non essere più interessante dal punto di vista commerciale - ha sottolineato Mariangela Cattaneo, vice presidente di Cia Imperia nella sua relazione al convegno " Giovani e floricoltura: un grande prato verde" promosso da Cia Liguria a Sanremo.
Noi abbiamo la fortuna di avere dei prodotti tipici (specie i ranuncoli e le fronde) che il mondo apprezza e un tessuto commerciale che ci permette di avere fette di mercato interessanti, ma questo non significa che non si possa essere sostituiti perché l’offerta mondiale di fiori è vasta e variegata".
Se si ha troppo poco prodotto, gli acquirenti - non trovando ciò che gli occorre - si rivolgono altrove. Dunque bisogna trovare il modo di arginare questo pericolo, facendo di tutto per far nascere nuove aziende possibilmente condotte da giovani.
" Avviare un’azienda , specie se non si è “figli d’arte”, non è semplicissimo - ha spiegato Mariangela Cattaneo alla platea dove erano presenti molti studenti dell'Istituto Agrario Aicardi di Sanremo -. Servono parecchie cose: prima di tutto la terra, poi una formazione sia teorica che pratica, poi serve un supporto economico, perché per iniziare servono investimenti (solo il costo dei bulbi è una cifra importante), serve assistenza tecnica in corso d’opera e infine servono sbocchi commerciali"
Partiamo dalla terra: cosa può fare la Confederazione Italiana Agricoltori?
" Intanto mettere in contatto aziende che sono a fine “mandato” - quelle che non hanno la possibilità di avere un ricambio generazionale interno - e i giovani che cercano un terreno in affitto. Inoltre l’associazione potrebbe proporsi come garante del contratto vincendo le legittime diffidenze. Ci sono titolari che vorrebbero andare in pensione e che sarebbero ben felici di vedere che il proprio lavoro continua e l’azienda rimane viva e produce frutti per qualcuno
Poi c’è tutta la parte burocratica e fiscale da affrontare e su questo i nostri uffici sono a disposizione per tutto quello che serve. Inoltre abbiamo un ufficio tecnico in grado di presentare e seguire l’iter per accedere ai finanziamenti del PSR, strumento molto importante che mette insieme contributi comunitari e regionali e che serve , come dice il nome , allo sviluppo rurale. Ci sono bandi specifici per il primo insediamento e per i giovani che vogliono fare degli investimenti . Questo ultimo psr ha visto più di 500 domande di giovani in tutta la Liguria, però ce ne sono troppo poche nel settore floricolo: anche per questo siamo qui, vogliamo infatti ribadire quanto importante sia questo settore".
Questo è il comparto più importante dell’agricoltura della regione e il florovivaismo fa della Liguria la regione più importante in Italia: è quello che ha il più alto numero di aziende e di addetti e la PLV maggiore di tutti gli altri settori.
" Certo ha risentito della crisi del 2008 che ha fatto una importante selezione sia tra i produttori che tra i commercianti, ma oggi ci sono serie prospettive di crescita - rimarca la vice presidente di Cia Imperia, Mariangela Cattaneo -. Prezzi in aumento e una buona richiesta che rendono interessante questo mestiere in una provincia che non brilla certo per l’offerta lavorativa".
Infine il capitolo formazione: non basta quella teorica, serve avere una preparazione pratica. " Le opportunità offerte ad esempio da Florcoop, che attraverso le aziende di produzione della cooperativa è in grado di offrire l’opportunità di formare nella pratica un giovane che vuole approcciarsi a questo lavoro, sono un modello di riferimento - conclude Mariangela Cattaneo -. Mi auguro che, attraverso l’aiuto di specifiche politiche riguardanti la formazione, si possa pensare anche ad aziende singole che possano offrire la stessa opportunità.
Questo è il progetto complessivo: dalla sinergia fra associazione e cooperazione sia di servizi che di produzione e commercializzazione, può nascere qualcosa di concreto da mettere a disposizione. E mi auguro che questo sia un prototipo che anche altri possano seguire.
Che consigli dare ai giovani? Innanzi tutto devono essere consapevoli che questo non è un mestiere facile. Ci vuole innanzi tutto una buona dose di passione che è quella che li aiuterà nelle difficoltà, poi ci vuole costanza perché i risultati non sono scontati e sicuri.
Le piante sono come i neonati: non parlano chiaramente, ma bisogna riuscire a capirle, averne cura e alla fine danno grandi soddisfazioni ".


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