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Vini Dop e Igp: nuovo sistema di controllo, vecchie noie burocratiche per i produttori


Una recente riunione convocata dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Liguria è servita a fare il punto sulle novità apportate dal decreto ministeriale del 2 agosto dello scorso anno, che ha stabilito nuove regole per il controllo e la certificazione dei vini Dop e Igp previste dagli specifici disciplinari di produzione, affidandone la responsabilità alle Camere di Commercio.

Il decreto conferma il controllo in audit tanto per gli operatori ordinari (viticoltori, vinificatori e imbottigliatori) quanto per le nuove figure professionali (imbottigliatori esterni, etichettatori e, su proposta della Regione Liguria, “spumatizzatori”), e specifica che tale attività dovrà essere eseguita entro l’anno solare. Inoltre, per l’individuazione degli operatori da sottoporre a ispezione, accanto al semplice sorteggio viene introdotto un parametro basato sull’analisi del rischio: un’indicazione, quest’ultima, non recepita dalla Regione, anche alla luce della contrarietà espressa dall’intera filiera produttiva ligure.

Punto centrale del nuovo sistema di controllo è, però, quello che prevede l’accesso al registro telematico tramite il portale del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian), grazie al quale gli organismi deputati alla verifica dovrebbero poter consultare i dati necessari al controllo in audit e tutte le informazioni utili alla certificazione del vino, quali, ad esempio, il registro di carico e scarico e la dichiarazione di produzione.

«Tuttavia, in base a quanto emerso dall’incontro in Regione – riferisce Claudio Andreini, che ha partecipato al vertice in rappresentanza di Cia –, i soggetti preposti al controllo non interagiscono tra loro e, per ragioni organizzative, non hanno accesso al registro telematico. A complicare ulteriormente il quadro c’è, poi, il fatto che il Registro unico dei controlli, che avrebbe dovuto evitare alle aziende agricole di subire lo stesso tipo di verifica da diversi soggetti, non è mai diventato operativo: una situazione non più giustificabile».

«Nei prossimi giorni – annuncia Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria – sottoporremo all’attenzione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Stefano Mai, un documento che richiede l'esenzione degli operatori vitivinicoli dall’obbligo di comunicare i dati necessari ai controlli, in modo che, finalmente, gli organi competenti si organizzino per acquisirli in maniera automatica attraverso il portale Sian. Sempre al fine di alleviare gli oneri burocratici a carico degli agricoltori, sollecitiamo l’immediata attivazione del Registro unico dei controlli».

Marco Gaviglio




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