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Operazione Terrevive: partenza deludente


L'operazione Terrevive è partita con l'asta on line dei primi 500 ettari (su 5.500) di terre demaniali. Un intervento fortemente voluto dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, per agevolare i giovani nell'accesso alla terra. Ma la partenza è deludente. Come scrive il Sole 24 Ore in un articolo firmato da Annamaria Capparelli le proposte della "fase 1", gestita dall'Agenzia del Demanio, non sono né di qualità né tantomeno di possibile interesse per gli under 40. È quanto emerge da un "viaggio" tra i bandi che – come spiega una nota del Demanio – interessano complessivamente 12 lotti situati in sette regioni e con una base d'asta superiore a 100mila euro, per un valore complessivo di circa 2,9 milioni. Il comune denominatore è la presenza di un affittuario.
Nel migliore dei casi i contratti scadono tra un anno, ma ci sono anche tempi più lunghi. E conoscendo i contenziosi che caratterizzano i "patti" agrari la presenza di un affittuario è un deterrente. L'articolo della Capparelli sul Sole 24 Ore prosegue affermando che lo stesso regolamento precisa che i lotti verranno aggiudicati all'offerta più alta rispetto alla base d'asta (che non è economicamente allettante), con riconoscimento del diritto di prelazione ai giovani imprenditori, ma nel caso di aree già utilizzate la priorità è dei conduttori.
Insomma, almeno da questo assaggio, il patrimonio fondiario pubblico non sembra avere requisiti tali da attrarre giovani. Forse la situazione migliorerà con i prossimi bandi, ma sembra che anche dal ministero si siano resi conto che il tiro va aggiustato.
Per il ministro Martina le agevolazioni per i giovani si confermano una priorità, come dimostrano anche gli ultimi interventi in Campolibero e nella Legge di Stabilità con i mutui a tasso zero per gli under 40 e i super sconti sugli affitti. Il nuovo protocollo, accanto alle Banche della terra che stanno nascendo in diverse Regioni, "consentirà – ha sottolineato Martina – di liberare ettari di terre improduttive, riportandole nelle disponibilità degli agricoltori".





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