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Imu agricola da pagare entro il 16 giugno. Alberto: "Per Cia è una tassa ingiusta"


Entro il 16 giugno occorre pagare anche la prima rata dell’Imu sui terreni agricoli. Le ragioni per cui la CIA ritiene ingiusta l'IMU sui terreni agricoli sono almeno due: "Prima di tutto colpisce un bene che gli agricoltori utilizzano per lavorare, produrre reddito e salvaguardare il territorio. - afferma Aldo Alberto, presidente CIA Liguria - Non solo: accresce inutilmente il carico burocratico con un labirinto di norme che rendono lo stesso calcolo un ulteriore aggravio per le imprese e per il contribuente. L’impegno degli uffici negli ultimi giorni prima della scadenza è finalizzato a rendere meno pesante l’imposta e gli adempimenti, ma non dimentichiamo il nostro obiettivo primario: cancellare l’IMU sui terreni agricoli. Abbiamo ascoltato con piacere le parole del Presidente del Consiglio, che ha definito l’IMU agricola un errore. Bene. Non deve far altro che correggere questo errore. Noi siamo pronti a rammentarglielo, e lo facciamo in ogni occasione utile e lo faremo con maggior vigore in occasione della predisposizione della prossima Legge di Stabilità”.
Ricordiamo che in base alle modifiche entrate in vigore lo scorso marzo è prevista l’esenzione competa solo per i terreni che si trovano nei comuni classificati come totalmente montani sulla base dell’elenco dei comuni italiani stilato dall’Istat. Per i terreni di collina sono previste esenzioni solo a favore dei proprietari che hanno la qualifica di coltivatori diretti o imprenditori agricoli. Negli altri casi invece valgono le regole già previste in passato. Chi nel passaggio tra le vecchie e le nuove norme ha perso l’esenzione beneficia invece di un speciale detrazione pari a 200 euro.





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