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Incomprensibile l'allarmismo di Coldiretti sul possibile contagio in Liguria della Xylella


 L'allarmismo di Coldiretti, a livello nazionale, sul possibile contagio in Liguria della Xylella, è incomprensibile
"Il presidente di Coldiretti sembra ignorare due aspetti - sottolinea Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria e presidente nazionale dell'Associazione Florovivaisti italiani - . La Regione Liguria continua a fare regolari controlli con verifiche mirate e non c'è nessuna segnale per creare false preoccupazioni. Inoltre dare spazio a questi timori significa rischiare di travolgere interi settori del florovivaismo che vivono di export dove è molto più difficile spiegare che la situazione è sotto controllo.
Ci auguriamo che, proprio chi ha ruoli di responsabilità nel settore agricolo, mantenga posizioni equilibrate e soprattutto contestualizzate alle diverse realtà territoriali".

“La Liguria è completamente Xylella Free, voglio ribadirlo – spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Stefano Mai – Ad oggi non si è mai registrato alcun caso nella nostra regione. Capisco le preoccupazioni ma non c’è un allarme. Come Regione Liguria teniamo alta l’attenzione”.
 
Dal 2015 la Regione Liguria esegue migliaia di controlli su tutto il territorio regionale e l’assessore Mai ha tenuto decine di incontri sul tema. “Dal 2015 abbiamo rilasciato centinaia di passaporti verdi alle aziende agricole certificando che sono Xylella Free. Ogni anno tutte le aziende produttrici delle piante soggette a Xylella vengono visitate dai nostri ispettori che fanno i controlli. In applicazione agli adempimenti collegati alla normativa europea, negli ultimi mesi sono state visitate anche tutte le aziende produttrici di Polygala myrtifolia. Le piante sono state ispezionate e analizzate. Su una produzione dichiarata di 52.000 piante, sono stati prelevati e analizzati 437 campioni vegetali. Sono, nel frattempo, iniziati gli accertamenti sulle aziende produttrici di lavanda dentata e degli altri ospiti vegetali soggetti a controllo obbligatorio: oleandro, mandorlo, olivo, caffè. Su 38 siti produttivi sono stati prelevati 1020 campioni vegetali. Sulle piante in coltivazione non sono mai stati riscontrati sintomi visivi di Xylella e tutti i campioni sottoposti ad analisi sono risultati negativi per la ricerca del batterio in questione. Sono, nel frattempo, iniziati anche i controlli ambientali, con prelevamento di campioni presso aree verdi e boschive. 192 ispezioni visive hanno dato luogo al prelievo di 108 campioni, tutti con esito negativo. Quindi, sia nelle aziende agricole, sia nei boschi e nelle aree verdi, la Liguria è completamente Xylella Free”.
 
Quello dei giorni scorsi non è il primo caso di Xylella nei territori francesi confinanti con Italia. “Già nel 2015 e poi nel 2018, sempre nel comune di Mentone, furono riscontrati dei casi di Xylella. Difatti sono state istituite le aree cuscinetto di Ventimiglia e Olivetta San Michele, dove i controlli sono serrati, ettaro per ettaro, e non entra e non esce nessuna pianta che potenzialmente può essere soggetta a Xylella.Questo dimostra che abbiamo le competenze per arginare il fenomeno Xylella fuori dalla Liguria”, conclude Mai.



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