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Ok Governo a riapertura agriturismi. Crotti: bene, ma ci vuole un protocollo di procedure certe per i nostri clienti


 Si riaprono finalmente le porte degli agriturismi italiani con la pubblicazione di una FAQ sul portale http://www.governo.it/it/faq-fasedu in merito alle misure adottate con il DPCM dello scorso 26 aprile. Le sollecitazioni delle ultime settimane da parte di Cia-Agricoltori Italiani hanno, infatti, permesso la revisione della precedente impostazione del Governo, che sembrava aver dimenticato queste strutture. Gli agriturismi potranno, quindi, ospitare le persone autorizzate agli spostamenti e fornire loro i pasti, nel rigoroso rispetto delle misure dettate per contrastare la diffusione del Coronavirus.
" Una buona notizia anche se non sarà facile convogliare lavoratori che ovviamente preferiscono soggiornare più vicino alle sedi delle imprese e dei loro clienti - sottolinea Federica Crotti, presidente di Turismo Verde Cia Liguria -. Speriamo solo che a questa opportunità ne seguano altre perché per molte strutture il rischio di non riaprire è molto alto.
Occorre intervenire con provvedimenti ad-hoc che garantiscano il ristoro dei danni causati dal fermo di questi due mesi, concisi con il pieno della stagione primaverile e delle festività pasquali, che registrano tradizionalmente il picco delle prenotazioni
Soprattutto abbiamo bisogno che venga messo a punto un protocollo unico delle norme di comportamento. C'è troppa confusione con articoli che si succedono senza coerenza e vere e proprie fake news. Gli agriturismi sono una risorsa fondamentale per la ripartenza: permettono di fare vacanze in aree con spazi adatti alla gestione di queste emergenza , senza assembramenti. Ma se non diamo informazioni e procedure certe ai nostri clienti, non riusciremo a rilanciarci".



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