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Pensioni come bancomat. Anche al Prefetto di Genova le istanze di Anp - Cia


E' arrivato  puntuale il taglio alle pensioni. Con la mensilità di giugno l’Inps ha recuperato la quota indicizzata sugli assegni sopra i 1.520 euro lordi (circa 1.200 netti) maturati da gennaio in poi. Un’azione sbagliata e scorretta secondo Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani che lancia l’allarme su una questione che sta per mettere a rischio quasi 6 milioni di persone.
Un allarme rilanciato sul territorio. Anche in Liguria.
Oggi Benito Lagorio , Presidente ANP Liguria,  e Sonia Campolo Segretario ANP Liguria, hanno consegnato al Capo di Gabinetto del Prefetto di Genova, Grazia La Fauci,  il documento ( scarica il file) che indica le priorità che Anp a livello nazionale ha individuato per intervenire sui temi delle diseguaglianze sociali e della lotta alla povertà, per migliorare le condizioni di tante persone colpite dalla crisi degli ultimi anni. 
Un incontro che gli agricoltori pensionati liguri aderenti a Cia hanno promosso affinché anche in sede locale siano prese in considerazione le istanze di tante persone e famiglie che hanno lavorato e vivono nella nostra regione. 
Per Anp-Cia, ancora una volta si sta agendo sulle pensioni come fossero un bancomat dello Stato. Questo per una norma, contenuta nella legge di bilancio, che consentirebbe un risparmio di 3,6 miliardi di euro in tre anni, mentre - aggiunge Anp - si colpiscono le fasce più deboli e che andrebbero maggiormente tutelate dall’aumento del costo della vita.
La cosiddetta pensione di cittadinanza - ricorda Anp - non ha, inoltre, risolto in nessun modo il problema delle minime alle prese tra l’altro, con l’incertezza della quattordicesima di cui non fa menzione né la legge di bilancio né il decreto pensioni.
Va poi detto - precisa Anp - che i soldi tolti ai pensionati con il blocco dell’indicizzazione, non saranno mai più recuperati, incidendo sulla perdita del potere d’acquisto degli assegni pensionistici, già arrivata al 30% negli ultimi dieci anni.
Per questo Anp-Cia non intende arretrare nel suo impegno a difesa dei diritti dei pensionati, ma rinnova con forza la preoccupazione già espressa su questi temi con iniziative e manifestazioni nazionali e sul territorio. Ciò ancor più, guardando ai conti pubblici e all’economia del Paese, con lo spettro dell’aumento dell’Iva che andrebbe a gravare sul prezzo di beni e servizi per gli anziani, come alimentari trasporti e spese sanitarie.
 


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1447_Documento.pdf


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