Tanti controlli ma nessuna irregolarità. E’ quanto emerge dai report fatti dai Carabinieri Forestali alle aziende vitivinicole presenti alle 5 Terre. Controlli accurati e minuziosi in cantina. “Vengono controllate le etichette, - spiega Marzia Raggi, dell’azienda A Scià di Monterosso - i prodotti enologici coadiuvanti per vinificare, la giacenza delle vasche e ovviamente la quantità di vino imbottigliato. Inoltre da quest’anno viene richiesto di ispezionare anche il quaderno di campagna, dove vengono annotati tutti i lavori e i trattamenti fatti alla vigna. Quindi passano negli uffici e incrociano i dati del registro del vino con quello presente in cantina. Restano in azienda anche molte ore, e se ci sono difformità scattano le sanzioni”.
Ma tutte le aziende controllate sono risultate in regola, un elemento che conferma la validità del buon operare dei produttori . Una garanzia per i consumatori che possono acquistare un prodotto certificato nell' origine e nella qualità, ad un equo prezzo finale.
“Siamo molto contenti per questo - sottolinea Matteo Bonanini, presidente della Cantina 5 Terre, che comprende circa duecento viticoltori - anche se dobbiamo rilevare un calo della produzione rispetto allo scorso anno. I motivi sono due: i cambiamenti climatici e i danni da fauna selvatica. E, se per il clima non possiamo fare più di tanto, per i cinghiali e i daini se non troviamo una soluzione sarà sempre peggio, sia per la cantina che ha bisogno di soci, sia per i viticoltori che devono portare avanti le loro aziende, sia per gli amanti del paesaggio delle Cinque Terre dove i vigneti sono i protagonisti”.