L'azienda agricola Maria Donata Bianchi di Diano Arentino ha ottenuto per il sesto anno consecutivo il Premio Chiocciola, che viene dato all'azienda che interpreta valori organolettici, territoriali, ambientali in sintonia con Slow Food – Guida Slow Wine 2018. Inoltre dal 2017 l'attribuzione di questo premio implica l'assenza di diserbo chimico nei vigneti e i vini di una Chiocciola rispondono anche al criterio del buon rapporto tra la qualità e il prezzo, tenuto conto di quando e dove sono stati prodotti.
La storia dell'azienda agricola Maria Donata Bianchi inizia più di quarant'anni fa: Maria Donata, studia per diventare avvocato, ma ha anche un'altra passione: il vino. Conosce prima Pietro Trevia, al quale chiede consulenza su vini e vigneti, e poi il figlio di Pietro, Emanuele. Il vino è la loro "freccia di Cupido". Con loro nasce l'azienda agricola, il primo imbottigliamento risale al 1977. Oggi l'azienda è portata avanti dalla figlia Marta e dal suo compagno, entrambi enologi.
«Quando cresci in una realtà come la mia famigliarizzi con questo mondo e decidi subito di farne parte. - racconta Marta Trevia - Prima di arrivare in azienda, però, ho studiato in Italia e in Germania, ho fatto un tirocinio in Piemonte e uno in Nuova Zelanda, per legare la tradizione con il nuovo mondo, e poi sono tornata in famiglia».
Nei quattro ettari di vigneti si producono due tipici vini bianchi doc: il Riviera Ligure di Ponente Vermentino e il Riviera Ligure di Ponente Pigato. C'è anche un piccolo spazio per i rossi, tra cui La Mattana, frutto della intuizione di Pietro Trevia, che per primo provò a vinificare insieme, nel Ponente Ligure, i vitigni Syrah e Grenache, dimostrando così, senza alcun dubbio, che anche questa terra, famosa per i vini bianchi, poteva esprimere grandi vini rossi.
Sono disponibili inoltre il vino rosso Bormano, prodotto sempre da vitigni Syrah e Grenache, ed il vino bianco Antico sfizio, di uvaggio Vermentino, vinificato come 100 anni fa.
Dal 2009 ha aperto anche l'agriturismo Valcrosa: «Si trova all'interno del vigneto, - spiega Marta - immerso nella natura e nel silenzio. Sono quattro appartamenti, ognuno predisposto per ospitare fino a quattro persone. La nostra offerta è per il solo pernottamento».